Sostenibilità
Gennaio 28th 2021 ・ 4 min di lettura
In Chiquita, andiamo pazzi per le banane: adoriamo i nostri frutti deliziosi e solari! Inoltre, nell’ambito del nostro obiettivo di essere il più sostenibili possibile, la nostra attenzione arriva fino alle nostre aziende agricole, alle persone che vi lavorano, ai loro bambini e alle comunità in cui vivono. Di seguito, spiegheremo come stiamo raggiungendo questo obiettivo.
Le aziende devono apportare grandi cambiamenti nel modo in cui interagiscono con l’ambiente e, come agricoltori, abbiamo una grande responsabilità. Per questo abbiamo assunto un ruolo di leadership, collaborando con i nostri principali stakeholder su nuovi progetti e azioni da intraprendere. Il nostro approccio alla sostenibilità si basa su tre pilastri fondamentali:
È un fatto sorprendente: le banane sono la quarta coltura alimentare più importante al mondo dopo riso, mais e grano. Sono un alimento essenziale per milioni di persone in tutto il mondo. Poiché comprendiamo quanto sono importanti per il mondo, ci siamo impegnati a far sì che entro il 2020 nessun frutto vada sprecato.
Per rispettare i nostri elevati standard di esportazione, naturalmente alcuni frutti non vengono scelti, ma questo non significa che non siano commestibili. Alcuni hanno delle piccole imperfezioni, ma sono assolutamente buone da mangiare e vengono trasformate in purea di banane. Abbiamo un impianto in Costa Rica, dove in media 65.000 tonnellate di banane provenienti da Panama e Costa Rica vengono trasformate in una deliziosa purea o farina di banana. Se invece le banane sono ammaccate e non possono essere lavorate, le diamo agli agricoltori come mangime per i loro animali.
Anche le parti non commestibili della pianta come gli steli, i fusti e le foglie, vengono utilizzate come pacciame, proteggendo il terreno dall’erosione e mantenendolo umido. Oltre a prevenire la crescita delle erbe infestanti, questo pacciame ecologico funge anche da perfetto fertilizzante naturale. Le fosse di compostaggio nelle nostre aziende agricole sono anche i luoghi di alimentazione preferiti per tanti tipi di uccelli, cervi, insetti e rane.
Il nostro biodigestore ecologico in Costa Rica ci consente di trasformare in energia gli scarti della frutta. Le acque reflue, che in precedenza finivano negli stagni di ossidazione, ora passano attraverso una serie di filtri per rimuovere le parti solide, che gli agricoltori locali usano come fertilizzante. Nel biodigestore, i batteri “buoni” trasformano le acque reflue filtrate in biogas, che viene immagazzinato in grandi sacchi di gomma.
L’intero sistema, oltre ad abbattere gli odori in modo significativo, rende le acque reflue immesse nell’ambiente conformi agli standard nazionali sugli effluenti e inoltre, essendo ricco di sostanze nutritive, il residuo può essere utilizzato per fertilizzare le nostre colture.
Inoltre, dedichiamo molti dei nostri sforzi anche ad aree esterne a quelle delle nostre aziende agricole, e la riserva di Nogal ne è uno dei migliori esempi. Stiamo ancora investendo idee, finanziamenti e lavoro per proteggere questa importante riserva naturale in Costa Rica.
Nel 2017 abbiamo compiuto notevoli progressi nella riserva, che si trova nell’ area di Sarapiqui in Costa Rica. L’iniziativa Nogal è nata nel 2004 grazie a uno sforzo congiunto tra Chiquita e molti dei nostri clienti per preservare e proteggere la sua biodiversità, con il sostegno di Rainforest Alliance e della Società tedesca per la Cooperazione Internazionale, GIZ. Finora abbiamo piantato oltre 900 alberi e altri rivenditori e coltivatori hanno visitato la riserva per vedere come, nei suoi 13 anni, abbiamo migliorato la qualità della vita delle persone che vivono nella zona.
Solo nel 2017 abbiamo rilevato tre nuove specie animali nella riserva: un tapiro, il più grande mammifero terrestre della Costa Rica, un campanaro bianco e una lucertola a macchie gialle. Questi avvistamenti dimostrano che i collegamenti fatti da questo ambizioso progetto, che mira a connettersi con altre foreste e la loro fauna selvatica, stanno funzionando bene. Abbiamo richiesto il riconoscimento della riserva come rifugio faunistico privato, che offrirà una maggiore protezione contro il disboscamento.
Le banane hanno bisogno di acqua per crescere: per la crescita e il trattamento di 1 kg di banane occorrono tra i 400 e i 600 litri di acqua, inclusa la pulizia e il “dehanding”,ovvero il processo di separazione di grandi grappoli di banane in piccole “caschi” da cinque a sei frutti.
L’acqua piovana rappresenta maggior parte dell’acqua utilizzata per la coltivazione delle nostre banane, ma nelle zone più aride dobbiamo fare ricorso all’irrigazione. In questo ambito, siamo passati da un’irrigazione aerea dispendiosa a sistemi di mini e micro-irrigazione a basso consumo idrico, che riducono il nostro consumo di acqua di circa l’80%, con un risparmio annuo di 1,7 miliardi di litri. Abbiamo anche installato sistemi di “dehanding a secco” nel 23% delle nostre aziende agricole, risparmiando altri 160 milioni di litri d’acqua ogni anno.
Siamo anche molto attenti alle acque reflue prodotte dalle nostre attività, filtrando le parti solide e proteggendo fiumi e torrenti dall’inquinamento. Laboratori esterni controllano regolarmente la qualità dell’acqua nei nostri fiumi e torrenti per garantire che i sistemi di filtraggio funzionino correttamente.
In Chiquita siamo davvero orgogliosi dei nostri sforzi per mantenere la biodiversità e garantire che le nostre banane siano prodotte nel modo più sostenibile possibile. Portiamo avanti con impegno i nostri sforzi perché ogni cliente sappia, quando acquista le nostre deliziose banane Chiquita, che non sono solo simbolo di gusto e qualità, ma anche di un imponente lavoro orientato alla sostenibilità.
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